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Uno dei simboli per eccellenza di Londra è: la cabina telefonica! 

Insieme al Big Ben, al bus rosso a due piani e al taxi nero, la cabina telefonica rossa è uno dei simboli identificativi di questa grande città. Sfido chiunque a ritornare da Londra senza una foto con uno, se non tutti, questi iconici simboli londinesi.

Regina del paesaggio urbano londinese per molti decenni, oggi la mitica cabina telefonica rossa, in inglese Red Telephone Box, è stata messa in discussione a causa dell’avvento prima dei cellulari e ora degli smartphone.

Come mai un oggetto apparentemente così comune, come una cabina telefonica, è diventato un oggetto di culto tra generazioni di londinesi e di turisti provenienti da tutto il mondo? Ripercorriamo la sua storia.

La storia della cabina telefonica di Londra

La storia della cabina telefonica affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso. La storia inizia nel 1921 quando la United Kingdom Post Office produsse il primo modello della cabina telefonica il Kiosk 1 abbreviato K1

Il K1 era di colore grigio chiaro e non riscosse l’apprezzamento del pubblico inglese. Infatti nel 1924 la Royal Fine Art Commission indisse e organizzò un nuovo concorso tra i tre architetti più in auge del momento oltre ai progetti del Post Office e della Birmingham Civic Society.

Cabina telefonica inglese
Io a Londra – Dicembre 2012

Per la realizzazione del Kiosk 2 vinse il progetto del famoso architetto Giles Gilbert Scott. Architetto conosciuto e apprezzato per il progetto della Centrale elettrica di Battersea, di quella di Bankside oggi sede della Tate Modern del Waterloo Bridge, e per la Cattedrale di Liverpool.

Il K2 era costruito in ghisa con un aspetto elegante e classico. Era caratterizzato da una cupola e da vetrate in stile inglese con dei buchi per l’areazione.  Il colore originariamente previsto dall’architetto era un sobrio grigio-argento ma poi si optò per un rosso acceso perché le Telephone Box dovevano essere facilmente individuabili.

Negli anni successivi furono realizzate nuove versioni della cabina telefonica, nel tentativo di diminuire le massicce dimensioni e alleggerire la linea. Nacquero i vari modelli K3, K4, K5 con caratteristiche differenti tra loro nel materiale, nel peso, nella resistenza e infine il K6.

Il Kiosk 6 è la versione della cabina telefonica che oggi tutti conosciamo, l’icona britannica, per eccellenza. Il K6 fu progettato nel 1935 sempre da Giles Gilbert Scott per festeggiare il Silver Jubilee di re Giorgio V. Realizzato in ben 60.000 esemplari, il K6 era molto più leggero e più piccolo degli esemplari precedenti. 

Il K6 piacque fin da subito ai cittadini di Londra, tant’è che fu sostituito solo nel nel 1968 con il modello K8 utilizzato principalmente per nuovi siti. Il Kiosk 8 è stato progettato da Bruce Martin mentre il progetto K7 non vide mai la luce. 

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La cabina telefonica oggi

Come ti dicevo nell’introduzione la tecnologia moderna ha reso superfluo l’utilizzo delle cabine telefoniche. Relegando la Red Telephone Box al ruolo di monumento contemporaneo o di mero souvenir.

Cabina telefonica con defibrillatore

Non è un mistero che gli inglesi amino le tradizioni e grazie al buon senso dei cittadini londinesi e delle istituzioni, le cabine telefoniche di Londra non sono del tutto scomparse. Hanno avuto una seconda vita! 

La cabina telefonica di Londra negli ultimi anni ha cambiato pelle: mini-caffè, mini-gallerie d’arte, mini-librerie, negozietti e punti di pronto soccorso con i defibrillatori.  C’è chi addirittura l’ha comprata per poterla portare nel giardino di casa o in salotto e ammirarla come una vera opera di design.

Cambiano le funzioni e gli usi, ma l’inconfondibile aspetto british resta immutato. Segno che i simboli del passato rivestono ancora un ruolo culturale.

Concludendo

Tra i simboli di Londra la cabina telefonica, con il suo design classico e riconoscibile, è stata per anni il simbolo preferito di migliaia di turisti e appassionati che hanno voluto immortalarla nei loro scatti. 

I londinesi non sono da meno, si oppongono alla possibilità di vederle sparire dalla città e come per tutti i loro tesori sono convinta che riusciranno a preservare anche questo importante simbolo di Londra. 

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